Luca Delpiano: Un ponte tra culture attraverso l'arte, la diplomazia e il giornalismo.
Nato a Torino nel 1992, Luca Delpiano sviluppa fin da giovane una profonda connessione con la Repubblica Democratica del Congo, grazie a frequenti viaggi e legami familiari. Infatti, i suoi genitori sono molto attivi nella ricerca scientifica e tecnologica e proprio per questo motivo Luca si ritrova a viaggiare frequentemente insieme a loro. Questa esperienza precoce influenza il suo percorso formativo, orientandolo verso lo studio delle culture e dell'arte.
Dopo studi classici e artistici, Luca coltiva la sua passione per i viaggi, esplorando diverse realtà europee e africane, con un focus particolare sul Congo. Parallelamente, approfondisce la storia dell'arte a livello accademico, conseguendo laurea e master. Su incoraggiamento dei suoi contatti congolesi, specializza la sua formazione sui beni culturali di quel paese.
La sua preparazione e maturità lo portano a ricoprire il ruolo di Consigliere Culturale d'Ambasciata per la Repubblica Democratica del Congo, incarico che tuttora svolge. Una missione in Bielorussia segna un ulteriore punto di svolta, aprendo un nuovo capitolo nel suo lavoro e intensificando i suoi legami con i paesi dell'Est.
Oggi, Luca Delpiano opera come trait d'union culturale e diplomatico tra la Repubblica Democratica del Congo e l'Est Europa, un ruolo che lo realizza pienamente sia a livello personale che professionale. Affianca a questa attività la consulenza nel campo delle relazioni diplomatiche internazionali e lo studio dell'arte euro-asiatica.
Negli ultimi 8 anni, le sue missioni nelle ex Repubbliche Sovietiche dell'Est Europa lo hanno portato a realizzare esclusivi reportage documentaristici, culminati con l'accesso esclusivo alla zona di alienazione di Chernobyl in qualità di giornalista accreditato. Tra il 2019 e il 2022, Luca ha condotto diverse spedizioni in collaborazione con testate giornalistiche europee, programmi televisivi e gruppi di ricerca scientifica, mostrando il volto più autentico di quella terra e del mondo che si spezzò la tragica notte del 26 aprile 1986. Questi reportage testimoniano la sua capacità di andare oltre la superficie, documentando con sensibilità e profondità una realtà complessa e carica di storia.
Fin dall'età di 15 anni, Luca è volontario attivo della Croce Rossa Italiana, prestando servizio di soccorso, trasporto infermi, protezione civile e supporto a comunità vulnerabili. Dal 2016 è anche membro del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, disponibile per missioni umanitarie.